Intervalli definiti

Gli intervalli denominati possono rappresentare riferimenti di cella, costanti, formule e tabelle. È possibile utilizzare gli intervalli denominati per rendere le definizioni di report più leggibili per l’utente e per altri autori di report. Se, ad esempio, la cella A1 contiene un prezzo e la cella B2 contiene le unità, la seguente formula in C3 calcola il ricavo:

=$A$1*$B$2

Se si denomina la cella A1 Price e la cella B2 Units, è possibile scrivere la formula come =Price*Units. In alternativa, denominare la C3 Revenue e definirla come =Price*Units.

I nomi sono validi soltanto per il report nel quale vengono definiti.

Se un report utilizza un foglio di stile, i nomi specificati potrebbero essere in conflitto con il foglio di stile. Per impostazione predefinita, i nomi degli intervalli hanno la priorità sui fogli di stile.

Le celle denominate esistono solo in modalità di definizione. In modalità di visualizzazione, le celle denominate si comportano come celle ordinarie. Se, ad esempio, una cella denominata è in un iperblocco, la cella verrà duplicata per ciascun elemento visualizzato dall'iperblocco.

Esempi

Nella seguente tabella sono riportati alcuni esempi delle modalità di utilizzo degli intervalli denominati:
Senza nome Con nome Descrizione
=$C$27 =Connection C27 è denominata Connection.
$A$1:$B$5 =Expense L'intervallo di celle da A1 a B5 è denominato Expense.
=SUM($A$1:$B$5) *1.21 =SUM(Expense) * Tax L'intervallo di celle da A1 a B5 è denominato Expense, mentre la cella contenente il valore *1.21 è denominata Tax.
=SIN(PI()/180 * 30) =SIN(RadToDeg * 30) Il calcolo PI()/180 è denominato RadtoDegree.